Tema delle nozze i circuiti, un’idea spericolata
Progettare i dettagli del proprio matrimonio è veramente divertente solo se lo si fa in due, e nel nostro caso abbiamo scelto come tema delle nozze i circuiti in cui si svolgono le gare di MotoGP e Superbike. Non dovete immaginare che ogni elemento in cui si appoggiava lo sguardo degli ospiti fosse così monotematico, abbiamo giocato con carta e cartone nella realizzazione di origami, segnaletiche, allestimenti, ma il tutto sarebbe sembrato forse un po’ troppo femminile se non ci fosse stato l’intervento creativo e maschile dello sposo, che per interi mesi ha ideato e realizzato a mano tableau, centrotavola e cartello con indicazioni.
La fase della progettazione è stata la più entusiasmante, capire come riversare i tracciati sui tavoli senza renderli invasivi e dotandoli di un tocco di eleganza ha preso molto tempo, schizzi, prove di semplici prototipi tridimensionali, ma alla fine il risultato è stato divertente e suggestivo.
Chi conosceva lo sposo sapeva della sua passione, e non ha potuto non notare anche i più piccoli dettagli, come la scelta dei gemelli sulla camicia che riportavano il cambio delle marce.
Se la cerimonia in comune era già arricchita dalla bellissima Sala Rossa del Comune di Bologna, il ricevimento era caratterizzato da tanti elementi sparsi che denotavano l’amore di Lorenzo per il mondo dei motori.
Su ognuno dei tavoli da pranzo troneggiava uno dei circuiti preferiti dallo sposo: da Laguna Seca e Indianapolis, da Donington al Mugello fino ad arrivare nella nostra terra dei motori, con il circuito di Imola e Misano, tutti diversi tra loro e realizzati con grande cura.
Posizionati su una base in legno che sosteneva la struttura e ne riportava il nome , i profili dei circuiti sono stati realizzati con un materiale resistente e leggero, che lo sposo ha ricoperto di un nastro verde o color marsala, tessendo le piccole sculture durante le nostre serate primaverili davanti ad un film.
E così, giorno dopo giorno, ne ha realizzati circa una ventina.
All’entrata del giardino in cui si svolgeva il ricevimento abbiamo apposto un tableau, composto da una serie di fogli riportanti i nomi degli ospiti e l’assegnazione al proprio tavolo.
Anche questo opera dello sposo, che ha trasformato un pallet in un supporto dipinto di verde ed incorniciato da nastrini.
La costruzione della segnaletica non poteva non rimandare all’atmosfera dei motori e delle gare: con un gioco di parole e concetti abbiamo riportato su alcune tavole strette e lunghe, poi ricoperte con una tela da pittori, le indicazioni delle zone della festa, trascritte con lo stesso font utilizzato per partecipazioni, circuiti, photobooth.